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26 marzo 2013

Tagli alla Sanità, Cagli prepara 'marcia' su Ancona



Ospedale - Mei (Comitato) chiama alla mobilitazione contro il ridimensionamento. Mercoledì assemblea con medici e personale del nosocomio.

di Mario Carnali
 





Monta la rabbia a Cagli per il ridimensionamento dell’ospedale. I Comitati sono mobilitati. Domani in ospedale ci sarà una riunione tra medici e personale ospedaliero, mentre i medici di base sono già in preallarme se dovessero svolgere in futuro anche i servizi di primo consulto. "Non toglieremo — dicono — le castagne dal fuoco a nessuno tanto meno alla Regione colpevole di come sta riducendo la sanità in queste zone".

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Vincenzo Mei segretario del Comitato per la sanità e
 difesa dell’ospedale e anche capogruppo del
Movimento Civico Uniti per Cagli
Interviene anche Vincenzo Mei segretario del Comitato per la sanità e difesa dell’ospedale e anche capogruppo del Movimento Civico Uniti per Cagli: "Se qualcuno pensa — dichiara Mei — che accetteremo passivamente queste assurde decisioni sbaglia di grosso. Non possiamo accettare che continui la spoliazione di questi territori. Soprattutto in settori come quello della tutela della salute. Ci mobiliteremo per difendere i nostri diritti più elementari. Basta siamo stanchi di sopportare soprusi e prevaricazioni per presunti risparmi senza guardare mai ai veri sprechi che sono altrove, lungo la costa ad Ancona ed ora anche a Fabriano grazie al Presidente Spacca". Come giudica le ultime dichiarazioni del sindaco di Cagli contro Mezzolani apparse sul Carlino? " Molto tardive. Bisognava avere il coraggio — continua Mei — di farle parecchi mesi fa. E’ come chiudere la stalla quando i buoi sono ormai usciti. Le responsabilità di sindaco e giunta sono sotto gli occhi di tutti i cagliesi. Da mesi chiediamo loro prese di posizione coraggiose e decise, ma hanno sempre ottusamente rinviato. Adesso si gioca allo scaricabarile, ma la verità é che non si sono voluti vedere i segnali chiarissimi che arrivavano ormai da qualche anno. La determina 240 del 2011,la delibera 1357 di ottobre e 1629 di dicembre 2012 non lasciavano dubbi. Sindaco e giunta li hanno totalmente ignorati. Abbiamo dovuto chiedere noi la convocazione del consiglio comunale per informare la gente visto che l’amministrazione non ne sentiva l’esigenza".
Adesso cosa succederà all’ospedale di Cagli? "Succederà — conclude Mei — che, stante attualmente le cose, non sarà più un ospedale ma un grosso poliambulatorio.

La gente deve sapere che non ci saranno più ricoveri a Cagli perché spariranno tutti i posti letto e potrebbero scomparire servizi essenziali come il Punto di Primo Intervento. E’ una vergogna. La nostra é una popolazione anziana che verrà messa di fronte a grandi difficoltà e forti rischi per la tutela della salute. Quindi non possiamo restare fermi e fermi non resteremo, stiamo già prendendo contatti con altri comitati nella vallata per una azione comune. Se non avremo un dietro fronte di Spacca e Mezzolani, saremo costretti ad organizzare manifestazioni a Pesaro ed Ancona coinvolgendo le intere popolazioni di questo entroterra sempre martoriato e che non ne può più di soprusi e prevaricazioni".


 




 
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Chiaro e determinato l'intervento di Vincenzo Mei.
Bisogna abbandonare gli schieramenti per poter far fronte, oggi, a situazioni di emergenza, che vanno a ledere i diritti dei cittadini, cittadini che meno di ieri vengono considerati non dalle istituzioni, ma da quei rapprentanti che ancora si prestano a logiche malsane di partito o quantomeno, si rendono miopi e poco lungimiranti per soddisfare le proprie ambizioni. La politica deve tornare ad essere un servizio per tutti, non solo per i propri elettori.


Giannicola de sanctis



1 commento:

Unknown ha detto...

Questa sera vedremo e sentiremo ancora tanti bla,bla,bla. La verità è che occorre cambiare veramente mentalità per amministrare ed affrontare i problemi. Spiegava molto bene stamane in TV un ingegnere professionista che è arrivato il tempo di gestire le cause che provocano le problematiche e non gli effetti che i problemi causano.
Ma per far questo, bisogna aver studiato di prevenire gli effetti fin da quando si mette in opera un progetto, con i dovuti costanti aggiornamenti. Un modo diverso di gestire la cosa pubblica. E poi si smetta, da parte dei politici di turno, di vedere soltanto il modo di conservare orticelli e campi di potere se il potere non viene messo al servizio di tutti in modo equilibrato e serio.